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La meccanica classica descrive le forze che influenzano lo stato e il movimento dei corpi fisici. Viene spesso definito "meccanica newtoniana" dopo Isaac Newton e le sue leggi del moto. La meccanica classica si ramifica in; La scienza della statica o "statica", che descrive i corpi a riposo e le condizioni del loro equilibrio, la scienza della cinematica o "cinematica" che si occupa di descrivere il movimento dei corpi senza guardare alle loro cause, e la scienza della cinetica o "dinamica" che studia il movimento dei corpi e quali sono le forze che li provocano. La meccanica classica si basa principalmente sul presupposto che l'oggetto fisico da studiare sia solido e in forma puntiforme (cioè, le dimensioni tra i punti che compongono l'oggetto non cambiano nel tempo). D'altra parte, la meccanica della continuità descrive la materia continua e continua come corpi solidi, liquidi e gassosi, che a sua volta è divisa in due parti: Meccanica dei solidi e meccanica dei fluidi. La meccanica dei solidi studia il comportamento di questi corpi rispetto a molti fattori come pressione, variazione di temperatura e vibrazione. Mentre studia la meccanica fisica dei liquidi e dei gas, affronta molti argomenti, tra cui l'equilibrio dei fluidi nell'idrostatica, il loro flusso nell'idrodinamica, il movimento e la diffusione dei gas, nonché il loro effetto sulle superfici e sugli oggetti in movimento nell'aerodinamica.
La meccanica classica ci fornisce risultati numerici e previsioni con elevata accuratezza, coerenti con l'osservazione, in proporzione a sistemi di dimensioni ordinarie ed entro un intervallo di velocità molto al di sotto della velocità della luce. Per quanto riguarda quando gli oggetti in studio sono particelle elementari o la loro velocità è alta, vicina alla velocità della luce, la meccanica classica, rispettivamente, sostituisce la meccanica quantistica e la meccanica relativistica. Tuttavia, la meccanica classica trova spazio per la sua applicazione nella descrizione del comportamento dei sistemi minuti.Ad esempio, nella teoria cinetica dei gas e della pressione dei gas, le leggi che governano il movimento di corpi di dimensioni normali si applicano alle particelle che compongono i gas, il che consente l'inferenza di proprietà macroscopiche come temperatura, pressione e volume. In sistemi ad alta complessità in cui piccoli cambiamenti possono produrre grandi effetti (come l'atmosfera o la materia a tre corpi) la capacità di previsione delle equazioni della meccanica classica è limitata. Questi sistemi, descritti come non lineari, si occupano della teoria del caos. Le leggi della meccanica classica hanno creato una visione unificata e completa dei fenomeni naturali che possono apparire esteriormente sconnessi, come la caduta di una mela da un ramo di un albero o la rotazione della luna intorno alla terra. Le leggi di Keplero del moto planetario, o la velocità che un razzo deve raggiungere per liberarsi dal campo gravitazionale terrestre (velocità di fuga), possono essere dedotte matematicamente dalla legge di gravità generale di Newton. Questa idea che sia possibile raggiungere leggi universali in grado di descrivere i fenomeni cosmici nelle loro varie forme ha contribuito all'emergere della meccanica classica come elemento importante nella rivoluzione scientifica.
Leggi del moto di Newton
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La meccanica classica descrive le forze che influenzano lo stato e il movimento dei corpi fisici. Viene spesso definito "meccanica newtoniana" dopo Isaac Newton e le sue leggi del moto. La meccanica classica si ramifica in; La scienza della statica o "statica", che descrive i corpi a riposo e le condizioni del loro equilibrio, la scienza della cinematica o "cinematica" che si occupa di descrivere il movimento dei corpi senza guardare alle loro cause, e la scienza della cinetica o "dinamica" che studia il movimento dei corpi e quali sono le forze che li provocano. La meccanica classica si basa principalmente sul presupposto che l'oggetto fisico da studiare sia solido e in forma puntiforme (cioè, le dimensioni tra i punti che compongono l'oggetto non cambiano nel tempo). D'altra parte, la meccanica della continuità descrive la materia continua e continua come corpi solidi, liquidi e gassosi, che a sua volta è divisa in due parti: Meccanica dei solidi e meccanica dei fluidi. La meccanica dei solidi studia il comportamento di questi corpi rispetto a molti fattori come pressione, variazione di temperatura e vibrazione. Mentre studia la meccanica fisica dei liquidi e dei gas, affronta molti argomenti, tra cui l'equilibrio dei fluidi nell'idrostatica, il loro flusso nell'idrodinamica, il movimento e la diffusione dei gas, nonché il loro effetto sulle superfici e sugli oggetti in movimento nell'aerodinamica.
La meccanica classica ci fornisce risultati numerici e previsioni con elevata accuratezza, coerenti con l'osservazione, in proporzione a sistemi di dimensioni ordinarie ed entro un intervallo di velocità molto al di sotto della velocità della luce. Per quanto riguarda quando gli oggetti in studio sono particelle elementari o la loro velocità è alta, vicina alla velocità della luce, la meccanica classica, rispettivamente, sostituisce la meccanica quantistica e la meccanica relativistica. Tuttavia, la meccanica classica trova spazio per la sua applicazione nella descrizione del comportamento dei sistemi minuti.Ad esempio, nella teoria cinetica dei gas e della pressione dei gas, le leggi che governano il movimento di corpi di dimensioni normali si applicano alle particelle che compongono i gas, il che consente l'inferenza di proprietà macroscopiche come temperatura, pressione e volume. In sistemi ad alta complessità in cui piccoli cambiamenti possono produrre grandi effetti (come l'atmosfera o la materia a tre corpi) la capacità di previsione delle equazioni della meccanica classica è limitata. Questi sistemi, descritti come non lineari, si occupano della teoria del caos. Le leggi della meccanica classica hanno creato una visione unificata e completa dei fenomeni naturali che possono apparire esteriormente sconnessi, come la caduta di una mela da un ramo di un albero o la rotazione della luna intorno alla terra. Le leggi di Keplero del moto planetario, o la velocità che un razzo deve raggiungere per liberarsi dal campo gravitazionale terrestre (velocità di fuga), possono essere dedotte matematicamente dalla legge di gravità generale di Newton. Questa idea che sia possibile raggiungere leggi universali in grado di descrivere i fenomeni cosmici nelle loro varie forme ha contribuito all'emergere della meccanica classica come elemento importante nella rivoluzione scientifica.
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